Tutto è pronto o quasi, almeno nelle menti degli architetti e dei progettisti, per l’avvio dell’Expo 2015 che prenderà il via nella primavera del prossimo anno a Milano. Uno dei progetti più interessanti per quanto riguarda l’enogastronomia è il progetto del Padiglione del Vino Italiano. Una galleria di grandi nasi interattivi e enormi grappoli d’uva permetteranno al visitatore esperienze sensoriali uniche sotto l’etichetta, naturalmente del buon vino. Italiano, ça va sans dire.
Italo Rota, l’architetto che ha ideato l’allestimento spiega che «La scenografia multimediale permetterà di vivere esperienze olfattive, multisensoriali ma anche tridimensionali». In duemila metri quadrati di esposizione verrà raccontata la storia, lunga oltre cinquemila anni, lega gli esseri umani alla natura e al territorio. Un percorso che grazie ai cinque sensi, farà assaporare l’eccellenza dei vini italiani, dalla Val d’Aosta a Pantelleria. «Sarà un padiglione all’insegna della sincerità – aggiunge Rota – Una metafora che indica le mille sfaccettature del vino, con i grappoli d’uva che parleranno al visitatore che li potrà anche toccare. Perché il vino è anche gusto e per assaporarlo ci vuole tempo. Dai semi digitali germoglieranno oltre 50 mila litri di vino che emaneranno profumi inebrianti».
Una scalinata quasi nascosta da acini e foglie di vite condurrà al primo piano, alla
«biblioteca del vino», dove le bottiglie vengono trattate come libri da leggere, ma più che la vista sarà il gusto il senso ad essere coinvolto in questa passeggiata tra opere d’arte. Da una parte infatti verranno offerte letture di “romanzi enologici” con apposite degustazioni, dall’altra sarà inoltre disponibile una cantina web per gli acquisti personali e non solo.
A questo interessante progetto hanno partecipato oltre al Padiglione Italia, il Ministero delle politiche agricole e Veronafiere «E’ costato circa 10 milioni di euro, con il ministero che si è impegnato con 3-4 milioni, circa 2 milioni che abbiamo investito noi, mentre il resto sarà raccolto tra partner e sponsor» precisa il Presidente di Veronafiere, mentre il Direttore Generale aggiunge «Riutilizzeremo l’intero padiglione per altre manifestazioni, perché nulla si butta. Non si tratta più di saloni nel senso vecchio del termine». Insomma, anche il sapore e il profumo del vino italiano saranno protagonisti all’Expo.