Dopo una diatriba durata più di un anno, Harmont & Blaine ha vinto la sua battaglia cinese.
Il suo logo, infatti, che era stato tolto dalle 12 boutique presenti su suolo cinese poiché diventato oggetto di usurpazione, potrà ora tornare a campeggiare sulle insegne dei negozi, grazie alla decisione favorevole pronunciata dal Dipartimento Cinese di Appello dell’Ufficio Brevetti.
Entro pochi giorni, dunque, la concessione dei diritti sul Marchio Internazionale Harmont & Blaine sarà definitivamente assegnata alla società che potrà ricominciare a commercializzare in Cina i propri capi di abbigliamento con lo stesso marchio utilizzato nel resto del mondo.
Cosa era accaduto di preciso? Benché presente in Cina dal 2004, anno dell’apertura della prima boutique all’interno del mall La Perle di Canton, e dopo ben otto anni di investimenti per consolidare la posizione del brand e guadagnare quote di mercato, l’Autorità Cinese aveva imposto ad Harmont & Blaine di ritirarsi dal mercato con le conseguenti ripercussioni sul volume d’affari e sulla revisione dei progetti di espansione nel Far East.
Il Dipartimento Cinese di Appello dell’Ufficio Brevetti ha accolto integralmente il ricorso di Harmont & Blaine garantendo la totale copertura del marchio per le classi merceologiche 3, 9, 14, 18 e 25 oggetto del ricorso da parte della Società.
Domenico Menniti, amministratore delegato di Harmont & Blaine, ha espresso tutta la sua soddisfazione: “Siamo oltremodo soddisfatti per la decisione del Dipartimento di Appello. Tale sentenza, che mette la parola fine a 10 anni di liti giudiziarie, ci ripaga delle sofferenze patite e ci induce a riprendere un percorso interessante nell’area della Great China. Abbiamo già ripreso i contatti con il nostro partner ed entro la fine del 2015 contiamo di ritornare almeno al livello del 2012, con l’apertura di 12 nuove boutique. L’area della Grande Cina potrà arrivare a rappresentare il 12-15% del fatturato del Gruppo”.
Vera MORETTI