Sfila a Parigi, come Valentino, ma in passerella non porta abiti bensì carta da parati.
I suoi tessuti non sono indossati da donne-stampella, ma sono tatuaggi sulla pelle di chi vuole portare la propria casa ad un altissimo livello di personalizzazione.
Il risultato è una collezione di Wall&decò, una selezione di raffinati wallpapers con cui completare l‘interior design all’insegna del fashion, dell’haute couture, dell’arte, della grafica, della musica, e pure del made in Italy. Bien sure.
Carte da parati eccentriche e anticonvenzionali: sono fatti così i wallpapers d’autore di GIOPAGANI.
Avete capito bene. Carta da parati, carta da parati a volontà. Diciamo pure addio a pennelli e vernici: la nuova moda dell’interior design privilegia tessuti e disegni, che piaccia oppure no.
Che dia un’irrimediabile vertigine “vintage” anni Cinquanta-Sessanta o un’allure d’altri tempi definitivamente démodé, la carta da parati è tornata e gli architetti di mezzo mondo sono pronti a dispensare consigli e spunti per reinterpretare questo “classicone” dell’arredo di interni.
All’ultima edizione di Maison&Objet 2013, per esempio, GIOPAGANI, alias l’architetto italiano Giovanni Pagani (headquarter dal 1995 a Parma, lavori internazionali in ambiti residenziali e corporate, N.d.r.) ha messo a punto una nuova collezione di “wallpapers” che mette in luce tutta la sua abilità nello sperimentare e contaminare tutti i generi.
In “GIOPAGANI Wallpaper 2013 per Wall&decò“, infatti, gli spazi abitativi sconfinano nella seduzione, si abbandonano ad immagini femminili di rara magia, si arricchiscono di orizzonti spettacolari.
E’ il frutto di una ricerca approfondita nell’universo dell’arte e della grafica al punto che, visti i risultati, arriviamo a chiederci: quanto varrebbe la pena metterci davanti un armadio, un comò, una madia, uno sgabellino? Impallerebbero la scena. E di “set” per crearne più di una ce ne sono davvero un po’.
MY BODY, tanto per cominciare, si ispira agli stilemi dei rampanti anni Settanta attingendo dal tema, caro a Pagani, del tattoo, “per segnare in maniera indelebile l’ambiente e il progetto”, spiega. E prosegue: sono “Fondali di grande suggestione, dove la macro decorazione diventa femminile e sensuale in grado di contagiare l’ambiente circostante”.
Ma non è finita: andando avanti i disegni cambiano, l’influenza resta la stessa.
Ecco allora “THE SOUND OF THUNDER”; “GEOMIMETIC” e “RUE CAMBON”: qui le texture e le forme sono catturate dal mondo del fashion rivelando indimenticabili rappresentazioni neoclassiche-rinascimentali con grafiche e sperimentazioni del tutto Fifties.
C’è lo zampino di Coco Chanel, rivela il designer. Persiste una voglia di movimento, un dinamismo di intenti che rende oMay alla grafica espressiva della pop art, con Andy Warhol capolista dei debitori; che tradisce il ritmo musicale dei Velvet Underground; che svela una voglia di contaminazione di generi e ambiti che va dalla musica, alla pittura alla moda. E la donna resta sempre musa regina.
“Avere una musa rende dinamico il design e lo contestualizza. Le mie sono figure ideali ma contemporanee, che contribuiscono a plasmare l’ambiente, suggerendo cliché di lettura dello spazio così come della mia arte grafica”, rivela Pagani.
Per questo, nemmeno il fotografo e artista d’avanguardia Mustafa Sabbagh l’ha dimenticata negli scatti della campagna GPW 2013: sono stati realizzati all’interno dello Showroom GIOPAGANI e diventeranno i protagonisti di un’esposizione itinerante, di qui a breve.
Insomma, la casa sarà pure un im-mobile, ma con un alleato come la carta da parati haute couture si può parare a festa e salire in passerella, pronta a dare sfoggio della sua bellezza all over the world.
Paola PERFETTI
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