Guido Crepax: ritratto di un artista
Dove: Palazzo Reale, Milano
Quando: dal 20 June al 15 settembre
“A tutti coloro che mi hanno accusato di spogliarmi eccessivamente confesso che… mi piace piacere“.
Manifesto edonistico, erotismo sublimato (ma non troppo), le tavole di Guido Crepax hanno disegnato un’intera stagione dell’arte italiana.
Professione fotografa, inseparabile dalla sua Polly Max, la sua Valentina nasce dalla passione per l’attrice Louise Brooks, la Lulù di Pabst. Caschetto nero corvino, gambe lunghissime e indipendenza nel DNA: a Valentina sono dedicata oltre 3000 tavole dell’artista milanese.
La mostra a Palazzo Reale è un racconto lungo 10 stanze, che non parla solo di fumetti, ma anche di moda, letteratura, cinema, le passioni di Crepax. Che, come confidano i 3 figli Antonio, Caterina, Giacomo, curatori della rassegna, amava accompagnare la moglie a fare shopping, tanto che nelle sue tavole le sue eroine indossano modelli molto simili a quelli di Yves Saint Laurent o di Paco Rabanne.
Grafico pubblicitario, lettore avido di Allan Poe e Kafka, fanatico della nouvelle vague cinematografica francese, Crepax è un uomo dai mille volti, instancabile, immerso nell’immaginario di un mondo che forse si è perduto: “i numerosi sogni che popolano le mie storie non sono frutto solo della fantasia ma anche interpretazioni di sogni che altri mi hanno raccontato…”
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