di Paola PERFETTI
Fa un certo effetto passeggiare per le vie del lusso di Milano, da Montenapoleone a via Gesù, con la neve che scende a fiocchi e le collezioni primavera estate 2012 già belle esposte in vetrina. Per fortuna che la meta del mio girovagare in una fredda sera di fine January è un salotto caldo e profumato, un nuovo indirizzo dello shopping alto di gamma che porta i sapori dei nasi firmati Acqua di Parma, i soffici cuscini e poltrone griffati Poltrona Frau (con tanto di blasone realizzato ad hoc per la maison), mosaici, vetrate, dettagli della boiserie e dell’ingresso tutti realizzati artigianalmente dalla più sapiente ed elegante manifattura italiana.
L’occasione per assaggiare questa esperienza di bien vivre è speciale: questa sera Antonio Belloni, CEO LVMH e Gabriella Scarpa, Presidente Acqua di Parma, accolgono un selezionato parterre di invitati alla scoperta della nuova boutique in via Gesù 1.
Si tratta di uno spazio da 150 mq dove ogni visuale è diversa, ogni colpo d’occhio racconta una sfaccettatura della griffe.
Le porte – e le danze olfattive – si aprono con una maniglia a mo’ di tappo – come quella di Essenza di Colonia, magnificamente riprodotta con tanti flaconcini in un allestimento che fa il verso al famoso layout del fotografo Gastel. Per un’Essenza in smoking.
Sulla destra, ecco il Lifestyle Acqua di Parma: ci sono le borse, gli accappatoi, tanti raffinati esempi di alta pelletteria che trovano il loro culmine nelle due edizioni speciali create ad hoc per questo importante giorno.
La prima è l’interpretazione in versione edizione esclusiva di Colonia: un prezioso coffret in argento inciso a mano e velluto tirato in appena 30 esemplari per raccontare lo storico profumo che fin dal 1916, “in quella sartoria di Parma”, dava il tocco di eleganza ai capi confezionati per i signori della città.
Lo racchiude un packaging prezioso che ulteriormente impreziosisce lo storico flacone Art Déco esaltandone il formato generoso (sono ben 180 ml). Nel “cassettino inferiore”, poi, la scenografica confezione rivela un piccolo e pratico accessorio per il refill – “che permetterà di continuare ad utilizzare questa edizione speciale nel tempo” – mi spiegano entusiasti i miei ospiti.
Insomma, un flacone che in tutto e per tutto diventa così un vero pezzo da collezione: per la nuova boutique di Milano, infatti, presenta anche un’etichetta in argento 925 recante incisi lo scudetto regio e la data di inaugurazione (Boutique di Milano, Milano 2012), a dare un ulteriore saggio dell’alta manifattura degli abili orafi fiorentini e della cura che la maison ripone verso i suoi artigiani. Come se ce ne fosse bisogno…
Come mi giro trovo nicchie mosaicate e create a mano, in loco, da sapienti artigiani; mosaici pavimentali che sembrano pregiati tappeti persiani applicati minuziosamente su un pavimento in marmo di Calacatta; dipinti che fanno da ambientazione ai prodotti, opera di Soraman; specchi volutamente anticati a rievocare uno Stile e un minimalismo che forse non ci sono più; dettagli alle pareti e archetti pensili che sottolineaer in tutto e per tutto l’allure nobiliare del palazzo (siamo nel cuore della Milano signorile e patrizia) con una voluta similarità all’originale flagship store di Parma.
Per non citare i microscopici ma ben presenti dettagli delle vetrine e dei mobili con cui l’artista Jean Pierre Pretolari riporta in tutto lo store l’iconico tappo di Colonia e poi Lei, la Jumbo Cube Candle, un colosso di lusso e profumo come esclusiva variazione delle tradizionali candele cubo di Acqua di Parma, messa a punto e venduta in esclusiva nella nuova boutique di Acqua di Parma a Milano.
Nove chili (le dimensioni sono19.5 x 19.5 x27 cm) come risultato di una complessa lavorazione artigianale che richiede più di 3 giorni, racchiusa in un’elegante confezione giallo Acqua di Parma realizzata a sua volta a mano.
Pare un peccato pensarla accessa… potrebbe svanire quest’allure di eleganza. E invece no: “la Jumbo”, come le altre candele, è stata prodotta partendo da una composizione fluida che viene colata nello stampo in metallo preriscaldato. Quindi, una speciale mascherina in plexiglass, appositamente sagomata, imprime sulla superficie della cera il marchio Acqua di Parma e lo scudetto regio che appariranno, a lavoro finito, come sobrio decoro della candela. “I quattro stoppini vengono inseriti a mano in una perfetta simmetria. Composti da più fili di puro cotone, sono dello spessore adeguato per permettere alla candela di bruciare nei tempi giusti senza intaccare le superfici esterne. Dopo un secondo colaggio, la candela viene estratta dallo stampo, sottoponendola a rifinitura e lucidatura manuale” – mi spiegano dalla maison.
Anche in questo caso siamo di fronte ad una edizione limitata per l’opening di via Gesù.
Ma la mia visita tra ombrelli, colli di pelliccia e profumi, continua.
Il fiume di gente mi porta, neanche a dirlo, di fronte a un’onda blu: è quella delle pregiate essenze della Linea Mediterraneo dove la cromia delle pareti e dei ricorrenti mosaici regala un po’ di pace e riporta alla mente le salubri Spa e i piacevoli trattamenti della Linea Resort.
C’è spazio anche per loro nella piccola sala azzurra accuratamente ricavata nello store Acqua di Parma – e devo dire che gli architetti Nathalie Ryan del francese KIREI Studio e l’arch. Iolanda Sbrana (italianissima come tutte le componenti della boutique) hanno davvero pensato a tutto.
Su prenotazione, infatti, è possibile concedersi un rituale di massaggio alle mani mentre, nella sala attigua dalle pareti in cashmere, i dandy più esclusivi potranno riservarsi un eccezionale rituale di rasatura su una vera poltrona da barbiere “di quelle di una volta” (e la scritta del produttore, GIOIA – Poltrone per barbiere lo testimonia) in un ambiente ricercato e del tutto retrò.
Si tratta infatti di alcuni dei servizi esclusivi offerti dalla “Carta Servizi” della nuova boutique Acqua di Parma: un menù pensato per la personalizzazione di flaconi (anche la Colonia in limited edition per Milano) delle spugne o delle preziose borse in pelle con tanto di consegna a domicilio con la city car italiana per eccellenza, la FIAT 500 giallo Acqua di Parma, che ho avuto il piacere di vedere per la prima volta alle Mille Miglia, la primavera scorsa.
Perché, in fondo, questa non è una profumeria.
Questo non è un negozio dove venire frettolosamente per acquistare un profumo, un capo pregiato, un regalo.
“L’atmosfera è quella di una lussuosa casa italiana, con le sue stanze e i suoi salotti, nei quali i clienti potranno rilassarsi in un mondo di emozioni e di servizi esclusivi” è di fatto l’obiettivo dichiarato di questa nuova boutique meneghina: da February 2012, ecco un indirizzo di alta hospitalité in cui sedersi conversando comodamente davanti ad ogni vetrina e corner, godendosi una piena immersione nel bouquet, nei giardini, nello stile e nell’eleganza all’italiana firmata Acqua di Parma.
Un’eleganza e uno stile dei quali il marchio ha voluto dare ulteriore saggio profumando il giardino d’inverno di Palazzo Bagatti Valsecchi, a due passi dalle vetrine di Acqua di Parma e sempre nel cuore di una Milano sfavillante – ancora di più sotto la neve.
Quello a cui ho assistito è stato un eccezionale tableau vivant di arti e mestieri come non ce ne sono più, messi in opera da prestigiosi artigiani-fornitori specializzati di Acqua di Parma.
Si va dai tocchi da sartoria – come avveniva in quella originale quando “una spruzzata sulla pochette” rendeva ancora più seducenti i grandi divi della Dolce Vita (Vittorio De Sica su tutti) -, agli artigiani delle iconiche cappelliere gialle, uno dei simboli di Acqua di Parma. Si arriva alle candele, alle concerie e alla pelletteria specificatamente fiorentini; quindi ai giardini e alle essenze dei bouquet e ai dettagli di stile come gli autori dei pennelli in pelo di tasso:
Una unicità piacevolmente “tutta italiana”. A questo punto lo posso ben dire: a Milano è nata una nuova elegante dimora italiana. In via Gesù 1.