di Vera MORETTI
L’Expo 2010, svoltosi a Shangai, ha definitivamente chiuso i battenti con lo smantellamento dei padiglioni dedicati ai paesi stranieri. A breve, dunque, non ci sarà più traccia dell’evento, eccezion fatta per pochi eletti.
Tra questi, spicca il padiglione dell’Italia che non solo rimarrà intatto, ma, espandendosi negli ex padiglioni di Olanda e Lussemburgo, diventerà il primo Italian Center nella città cinese.
L’accordo è stato raggiunto tra Shanghai Expo Group, la società pubblica che gestisce l’intera area, e il Ministero degli Affari Esteri, grazie al quale le aziende private e le istituzioni pubbliche interessate ad utilizzare il padiglione per le loro attività di promozione in Cina, potranno usufruire degli spazi ex Expo.
Per ora, i nomi altisonanti che ”hanno detto sì” sono, oltre ai fondatori dell’iniziativa (Ferrari, Istituto Marangoni, Fondazione Altagamma e Lai Sun Group), anche Bulgari, Guzzini e Tecnogym.
Il nuovissimo Shanghai Italian Center sarà dunque una vetrina permanente del Made in Italy in Cina, in perfetta collaborazione con il Paese ospitante. Se, infatti, da una parte i cinesi metteranno la struttura, incassando i proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso, gli italiani forniranno idee e contenuti in cambio di prezzi agevolati per gli spazi dove organizzare i propri eventi.
Un idea niente male!