Prima della creazione di Eero Aarnio non si immaginava che una semplice seduta fosse in grado di arredare una intera stanza.
Ma il 1962 ha segnato una svolta, grazie alla ormai celeberrima Ball Chair realizzata dal designer finlandese e diventata icona dell’architettura d’interni per le generazioni successive, fino ad oggi.
Difficilmente comodità ed estetica sono facili da conciliare, ma questa seduta a forma di palla assolve ad entrambi i compiti in maniera eccellente.
Una boccia bianca e girevole, dalle linee essenziali, funge da sedia e avvolge con un senso di protezione chiunque vi si accomodi, dando l’impressione di tornare bambini, o forse addirittura nel grembo materno.
Realizzata in vetroresina, la Ball Chair riesce a creare una sorta di ambiente “a sé”, capace di far isolare chi si siede. E per “staccare la spina” dal mondo, rappresenta la soluzione più veloce ed ideale.
A caratterizzare ancor di più questa funzione di isolamento e riparo dall’esterno, era anche la presenza, all’interno della seduta, di un telefono rosso, già nella prima versione della poltrona.
A completare questa assoluta sensazione di comfort, ecco la possibilità di rotazione: in qualsiasi momento si può decidere di rompere il proprio isolamento per rivolgersi in ogni direzione. La Ball Chair è disponibile in una vasta gamma di colori vivaci sia per l’interno che per l’esterno, fornendo così la possibilità di realizzare diversi abbinamenti.
Sorella minore della Ball è la Bubble Chair, ancora più avveniristica ed essenziale rispetto alla Mayre: trasparente ma ugualmente rotonda, la Bubble è stata pensata per essere appesa al soffitto, da dove ondeggia come una grande bolla di sapone.
La trasparenza permette di riflettere ed accogliere la luce da tutte le direzioni, anche se viene mantenuto il principio di schermatura dai suoni circostanti grazie alla forma e al materiale utilizzato, ovvero l’acrilico. Aarnio dispose poi che venisse appesa al soffitto in quanto non c’era modo di realizzare un piedistallo trasparente.
Il successo di entrambe le poltrone è ancora molto vivo, così come la loro natura rivoluzionaria: anche se sono passati cinquant’anni, Ball e Bubble furoreggiano ancora in video, servizi fotografici e produzioni cinematografiche, segno che il tempo, in questo caso, sembra non essere passato.
Vera MORETTI
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