di Francesca SCARABELLI
Più che opere d’arte, sono riflessioni d’artista su tematiche come il trascendente, la moralità e la religione. La Pietà, Ophelia e Ecce Homo, le impegnative e iconoclastiche sculture dell’artista Paul Fryer, sono ospitate dal Museo Gucci di Firenze in occasione di Lo Spirito Vola, seconda esposizione d’arte contemporanea di opere appartenenti alla Collezione François Pinault.
Ben lontana dalle forme classiche dell’omonima scultura di Michelangelo, La Pietà di Paul Fryer – una delle sue opere più famose – raffigura Cristo seduto su una sedia elettrica, senza vita, ad esecuzione conclusa. La scultura in cera spinge lo spettatore a riflettere sulla condizione umana, dove violenza e compassione coesistono.
Ophelia, invece, galleggia in una teca di vetro rettangolare. E’ una ragazza realistica, con le dita del piede sinistro ancora piegate nel suo ultimo, lieve movimento. I capelli, veri, galleggiano in una vasca di silicone traslucido, mentre le braccia sono distese a forma di croce; gli occhi aperti permettono allo spettatore di guardarvi attraverso. Silenziosa e congelata, trascende lo stato di vittima del suo amore ossessivo e irrequieto per assumere una dimensione quasi spirituale. Infine Ecce Homo, una scultura della collezione privata dell’artista. Un uovo nero fluttua sopra un nido di spine, in una sorta di sconcertante miracolo.
Un documentario sulle opere di Paul Fryer, intitolato Ascent into the Maelstrom a cura di Simon Hitchman accompagnerà la mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 4September2012.