Il colosso del lusso d’oltralpe LVMH chiude il terzo trimestre del 2012 con ricavi pari a 6,9 miliardi di euro, in crescita del 15%. Nove mesi da record per il gruppo francese guidato dal Comandante Bernard Arnault, che ha raggiunto un fatturato complessivo di 19,9 miliardi di euro, in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Dati in linea con le attese, fanno sapere dal quartier generale di Parigi, “nonostante il rallentamento dell’economia in Europa rimaniamo fiduciosi per l’outlook 2012. Il gruppo continuerà a portare avanti la sua strategia incentrata sull’innovazione e sull’espansione geografica nei mercati più promettenti”.
Scendendo nel dettaglio, la divisione Fashion & Leather Goods (che comprende marchi come Fendi, Céline, Pucci, Givenchy e Kenzo) del gruppo ha registrato una crescita pari all’8%, arrivando a superare quota 7 miliardi di euro di ricavi. In particolare, il marchio Louis Vuitton, ha portato a segno una crescita a due cifre, grazie all’operazione di espansione del ramo retail nel Far East: di recente infatti è stata inaugurata la prima Maison Vuitton a Shanghai, in Cina.
E che l’Asia sia al centro dei pensieri di Mon Arnault, lo dimostra anche la recente inaugurazione, proprio in questi giorni, di un training center a Singapore, il primo fuori dall’Europa, che si occuperà di formare nuovi talenti della vendita e del management nell’Estremo Oriente, in particolare per le aree di Singapore, Hong Kong e Shanghai. Il centro, che prenderà il nome di LVMH Asia Pacific Talent Development Centre, si trova su Orchard Road.
Le vendite del gruppo nell’area asiatica, escluso il Giappone, ha generato un incremento delle vendite pari al 30% nel solo 2011. LVMH ha assunto lo scorso anno ben 7.300 dipendenti nella Regione Asia Pacifico e l’obiettivo per il futuro e di incrementare l’organico a due cifre.
Alessia CASIRAGHI