di Davide PASSONI
Metti una sera a Napoli, in un antico palazzo nobiliare divenuto uno degli hotel di charme più belli d’Italia. Aggiungi un incontro insolito tra i piatti della tradizione partenopea, l’alta cucina di uno dei giovani chef italiani più promettenti e l’usanza tutta anglosassone del brunch. Mescola con qualche centinaio di invitati delle più prestigiose famiglie che hanno fatto la storia della città, insieme ai personaggi della “Napoli che conta”. Il risultato? ‘O Brunch a Palazzo Caracciolo, una serata-viaggio nella tradizione enogastronomica napoletana della collezione MGallery Memorable Hotels by Accor, che ha proposto ai propri ospiti una rivisitazione “made in Naples” del classico brunch anglosassone.
L’evento, tenutosi lo scorso 13 ottobre, è stata la seconda tappa di un percorso di marketing gustativo e sensoriale ideato da Antonella Bentivoglio d’Afflitto, di The Kitchen of Fashion Torino, per la catena MGallery Memorables Hotels by Accor, dopo l’evento all’Hotel Papadopoli di Venezia “Fragranze di accoglienza, l’arte del savoir vivre“. Una sfida, in un certo senso, vista la difficoltà di conciliare due concetti come quello di marketing – legato a numeri, strategie, tangibilità dei risultati – e quello di sensi – con tutta l’aleatorietà, la soggettività, l’intangibilità che porta con sé. Una sfida vinta, si direbbe, vista la partecipazione e l’atmosfera che hanno caratterizzato la serata napoletana.
Una serata nella quale è stato presentato il primo de I Quaderni di MGallery: “La Cucina di Casa” di Palazzo Caracciolo, una raccolta di ricette di casa tramandate nel tempo, di illustri famiglie napoletane, a firma di gentili signore e signori che si sono prestati a raccontare e svelare tanti piccoli segreti dei loro piatti più speciali.
Il cortile di Palazzo Caracciolo si è popolato di profumi, sapori e colori di una Napoli genuina, declinati in mille ricette da brunch raffinato ideate dal giovane chef Aldo Lanotte, che “dal basso” dei sui 33 anni vanta già un’esperienza invidiabile in diversi Paesi e con alcuni degli chef più prestigiosi, da Alain Ducasse ad Heinz Beck.
Lanotte ha trasformato gli ingredienti e i piatti tipici della cucina partenopea con semplicità e cura, nella cornice di un allestimento sobrio ma d’effetto: un grande banco centrale con affettati, latticini, carni e primi della tradizione preparati al momento; quattro banchi laterali con creazioni di finger food in chiave napoletana; ai quattro angoli del cortile i vini, naturalmente campani, dall’Aglianico al Fiano.
Suoni, profumi, sapori di un territorio la cui ricchezza nasce dalla semplicità e dalla capacità di mescolare al meglio tutti questi elementi in un brunch che, ora, è parte integrante dell’offerta dell’hotel, ogni sabato dalle 12.30 alle 15.30. Un brunch che quanti hanno partecipato all’evento di Palazzo Caracciolo hanno potuto gustare in anteprima, portandosi a casa non solo un bel ricordo e qualche caloria in più, ma anche la conferma della straordinarietà e della semplicità che porta in sé la cucina che nasce e vive all’ombra del Vesuvio.